Arriva l’inverno: è tempo di andare in letargo, tartaruga!
Anche se quest’anno il freddo intenso non è ancora arrivato, le ore di luce che vanno via via accorciandosi segnalano all’orologio biologico della nostra cara Tartaruga Marginata che è tempo di riposare.
Ricordiamo che, essendo una specie protetta dalle normative in merito, si possono detenere solo esemplari nati in cattività e provvisti dei documenti C.I.T.E.S., la loro carta di identità.
La Tartaruga Marginata è una specie originaria della Grecia, anche se Greci, Fenici, Etruschi e Romani nel corso della storia l’hanno introdotta anche in Italia, più precisamente in Sardegna dove adesso è naturalizzata.
Essendo una specie mediterranea è adattata al ciclo delle stagioni, ben sopportando quindi estati calde e aride e inverni moderatamente freddi e umidi e può vivere all’aperto in molte regioni d’Italia.
L’importante è rispettare alcune regole basilari per la salute della tartaruga che deve poter fare bagni di sole, avere zone d’ombra dove nascondersi nei momenti più caldi e zone dove scavare e interrarsi nei momenti più freddi.
Fondamentale è anche l’alimentazione!
La nostra amica Tartaruga marginata, come le altre Testuggini italiane è vegetariana, anche se non disdegna quasi niente di quello che le viene offerto e per questo molti compiono l’errore di somministrare alle loro testuggini pane, latte, carne, ecc…
Forse in natura qualche pezzetto di carne a volte possono riuscire a sgraffignarlo, ma di sicuro non troveranno pane e latte!
I periodi di maggiore attività sono la primavera e la fine dell’estate, momenti in cui la vegetazione è più rigogliosa e fornisce foglie e frutta che dovranno essere somministrate da noi ma anche integrate con specie trapiantate dentro il recinto della tartaruga come Erba medica, Trifoglio, Piantaggine, Borragine, Tarassaco, Cicerbita, ecc..
Ovviamente non dovremo fare mai mancare una vaschetta con acqua fresca e di facile accesso ponendo particolare attenzione che non sia troppo alta quando le testuggini sono ancora piccole. Inoltre dovremo fornire loro ossi di seppia o gusci di uova che serviranno a fornire il Calcio necessario per un carapace sano.
Bene, ci rivediamo dunque in primavera…
Buon letargo!